martedì 27 marzo 2012

SE VUOI BATTERE BARAZZUTTI, CORRI NEL BOSCO!

Il titolo è preso da un consiglio che i maestri di tennis svedesi degli anni ’70 erano soliti dare ai giovani allievi. Una frase che, oltre a sottolineare la bravura del tennis italico di quegli anni, preso da esempio, da il senso di quanto la preparazione fisica sia importante ed incida poi nelle prestazioni sportive, a tutti i livelli.
Noi non abbiamo boschi dove andare a correre, non siamo giovani tennisti svedesi, ne tantomeno puntiamo a vincere insalatiere d’argento o master milionari, ma nel nostro piccolo, bassissimo, infimo livello, tenere il motore acceso al minimo aiuta, nel momento in cui devi ripartire a buona andatura. Il rischio di “grippare” è sempre alto, specialmente quando non hai più vent’anni e le giunture scricchiolano pericolosamente.
La partitella di allenamento di ieri sera ha permesso a molti di mantenere un minimo di corsa. Si sono viste buone cose, altre meno, ma nel complesso possiamo dire che non è andata male. Tralasciando la nonchalance di Antonello nell’affrontare un impegno ritenuto di poco conto, al punto in cui siamo, diamo ormai per certa l’assenza di Caio fino a fine torneo. Ridendo e scherzando è ormai un mese che non gioca e difficilmente lo vedremo calcare le scene a breve. La sua è un'assenza pienamente scusabile, viste le vicissitudini familiari, ma che costerà piuttosto cara in attacco, dove tutto il peso dovrà essere sostenuto dal pur bravo Omar. Gianni sembra aver recuperato dai malanni fisici che lo attanagliavano, Carlo e il Maz sono in recupero, mentre Mauro è fermo in panca per una recente botta al ginocchio (anche se le sue condizioni non preoccupano) e Giuliano è la solita sicurezza tra i pali. La situazione generale pare quindi buona e in crescita. Manteniamoci così. 

martedì 20 marzo 2012

WORK IN PROGRESS

BLACK MAGIC – RELAX BEACH  7 – 1  (3 – 1)
I Black Magic terminano il loro ciclo di partite della seconda fase con una buona vittoria, utile più per ritrovare la forma perduta che per altro, visto che la qualificazione era già certa. L’avvio non è dei migliori e ci vede entrare in campo sulla falsariga dell’ultima partita disputata contro gli Sgrendenay. Lenti e contratti, iniziamo a concedere campo ad un avversario partito con il piede giusto che nei primi minuti inizia a farsi più volte pericoloso, non trovando subito il gol solamente per propri errori di mira e per le parate del sempre attento Giuliano. I 3 punti fin qui conquistati non mettono al sicuro Relax Beach da sorprese dell’ultima ora e per questo, gli uomini in tenuta verde, mettono in campo grinta e corsa fin dal fischio di avvio. In questa situazione subiamo, dopo qualche minuto di predominio territoriale avversario, il gol dell’1-0 che premia giustamente gli sforzi dei “Relax men” i quali meriterebbero, per le occasioni avute, almeno di raddoppiare. Passato il primo quarto d’ora però, la foga degli uomini in verde inizia a scemare e noi cominciamo finalmente a giocare più rilassati, trattando meglio la palla senza buttarla via con lanci improbabili, perdendo meno palloni a centrocampo e facendo valere la nostra maggiore velocità nelle ripartenze. E’ proprio sulla velocità infatti che dobbiamo migliorare. Velocità di gambe ma ancor più di pensiero. Il calcetto non è una scienza esatta, ma chi applica questa massima alla fine ha sempre ragione. Un triangolo ben fatto apre ogni porta, un incaponimento con la palla al piede non porta a nessuna conclusione. Scriviamole sulla pietra.
L’ultima parte del primo tempo ci vede in netta rimonta tanto che la prima frazione termina sul 3-1 per noi, un risultato che non rispecchia fedelmente quanto visto in campo (visto che arriviamo a fare tre gol senza fare chissà cosa di trascendentale)  ma che ci mette in condizioni di affrontare il secondo tempo con un altro piglio.
E’ nella seconda frazione di gioco infatti che si iniziano a rivedere sprazzi di Black Magic. Alcune azioni condotte in velocità sono degne di nota ma non bastano. Continuiamo spesso a peccare di eccessiva leziosità, tenendo troppo palla nei momenti in cui dovrebbe essere giocata veloce col compagno. Una brutta abitudine dura a morire, che soffoca sul nascere ogni azione pericolosa e permette alla difesa avversaria di schierarsi e poter contrastare al meglio i nostri attacchi.
Spendiamo qualche parola per la new entry di giornata. Antonello da Losson (anzi da Pieve di L.). Il divoratore di costicine mancava dall’ultima partita della fase preliminare giocata contro gli Sfavoriti e ben si è comportato. Antonello, lo sappiamo, è un buon agonista, inventore di una personale marcatura “a zona” che solo lui sa applicare. Mentre i suoi compagni di reparto mordono costantemente le caviglie avversarie, aggredendo il portatore di palla, lui si tiene rispettosamente a distanza permettendo all’avversario di girarsi per un sano confronto “de visu”, contando poi sulle sue capacità di contrasto. Una tattica garibaldina, bella da vedere ma a volte pericolosa, se davanti hai qualche furetto col piedino facile. La lunga lontananza dai campi da gioco si è comunque fatta sentire. Sono mancati infatti i suoi sganciamenti coast to coast ammirati in passato e in qualche contrasto è parso leggerino, poco abituato alla lotta che solo durante un torneo puoi riassaporare.
Nel complesso, la sensazione è che giocare tre partite in una settimana ci abbia fatto bene. Allenare le gambe è importante almeno quanto allenare “l’abitudine alla partita” che negli ultimi tempi ci mancava e che la lunga, lunghissima sosta natalizia e la serie di partite giocate sempre a uomini contati, ci aveva fatto perdere.
Sia ben chiaro che con l’incontro di ieri sera non abbiamo assolutamente risolto i problemi evidenziati fino a qui. Relax Beach (di cui potete ammirare una bella foto scattata ieri) è una buona squadra ma non è un caso che sia penultima in classifica con solo tre punti all’attivo. Se non altro però, abbiamo capito quale strada dobbiamo percorrere per poter proseguire nel torneo. Dal prossimo incontro infatti, il minimo errore verrà pagato con l’eliminazione diretta ed è chiaro quindi che l’atteggiamento in campo dovrà essere diverso. Ci attendono due settimane di pausa nelle quali dovremo cercare di ritrovare almeno una parte della forma perduta, cercando in più di recuperare alla causa tutti gli assenti. Capiremo presto se potranno bastare.

sabato 17 marzo 2012

PER ME, PARI SONO

Uno scarno SMS di Giuliano mi comunica l'avvenuto pareggio tra i Black Magic e gli Sgrendenay nel recupero di venerdì. Il risultato finale è stato di 4-4.
Sembra che i nerobianchi abbiano ancora mostrato le grosse difficoltà fisiche viste nelle ultime uscite. Aspettiamo il commento del Maz (o di chi volesse farlo) per avere delucidazioni in merito....

martedì 13 marzo 2012

QUELLI DEL FORMAGGIO

BLACK MAGIC – SPARTA PIO X  1 – 12  (0 – 5)
Niente da fare. Sparta Pio X è una formazione di un altro pianeta. Lo dicono i numeri, lo dice quello che si è visto ieri in campo. Fisicamente preparatissimi, tecnici quanto basta, sanno far girare palla molto bene mettendo sempre in condizione i loro attaccanti di arrivare al tiro con una notevole facilità. L’età media della loro squadra e l’ottima preparazione fisica fanno davvero la differenza contro gente poco allenata e abituata da tempo ad altri “ritmi”. E’ proprio sul ritmo infatti, che siamo stati schiantati. Nonostante giocassimo a difesa sempre schierata, non si sono contati i tiri indirizzati verso la nostra porta. La difesa veniva continuamente aggirata e saltata in velocità con buone triangolazioni ed improvvise aperture sulle loro ali sguscianti che nell’uno contro uno dimostravano più rapidità di noi.   
Alcuni anni fa avremmo potuto contrarli e farli soffrire mettendo in campo uguale intensità e velocità ma al giorno d’oggi non è proprio più possibile. Non siamo mai riusciti veramente a far male nelle ripartenze perché gli avversari si muovevano tutti e rientravano tutti velocissimi in difesa, non lasciando mai varchi per i contropiedi. Ogni qualvolta ci siamo trovati nella condizione di involarci verso la loro porta eravamo subito accerchiati da tre giocatori e non trovavamo mai compagni con cui dialogare.
Qualche grossa occasione l’abbiamo avuta per la verità. Giocando molto avanti, lo Sparta qualcosa concede sempre e specie nel primo tempo ci siamo trovati tre volte soli davanti al portiere, ma non siamo stati bravi a sfruttare quel poco concessoci.
Se fossimo stati più freddi sottoporta il primo tempo si sarebbe concluso con un punteggio meno pesante e avrebbe in parte mitigato la delusione per la scoppola presa.
Il secondo tempo infatti, è stata la fotocopia del primo, con l’aggravante della stanchezza,  che piano piano ha ulteriormente rallentato il nostro ritmo concedendo ancora più campo all’avversario, che non ha mai smesso di premere sull’acceleratore.
Diciamo che ieri non abbiamo scoperto nulla di nuovo. Una squadra capace di vincere tutte le partite da ottobre ad oggi contro chiunque, non si può battere dall’oggi al domani, quel che è certo però è che pur sapendo che sarebbe stata dura, speravamo in cuor nostro di potercela giocare più alla pari. Così non è stato. Dopo i dovuti onori ai vincitori è già tempo però di guardare avanti. Giuliano e Gianni sono in forse per venerdì, mentre di Caio si sono perse le tracce. Il Gattuso di Passerella però, è già pronto ad incrociare i garretti contro il prossimo “storico” avversario.
Quel poco che possiamo fare adesso è raccogliere i cocci, riattaccarli con un po’ di colla a presa rapida e migliorare la condizione fisica generale, continuando a giocare come sappiamo. Contro le altre squadre del torneo, la lotta è aperta ma per quello che ho visto ieri, credo che il primo posto del torneo sia prenotato. Vediamo come andrà a finire per la bagarre dal secondo in giù.

martedì 6 marzo 2012

DEMOLITION TEAM

BLACK MAGIC – MARTELLIA  6 – 0  (4 – 0)
Contro questi qua arriviamo tranquilli a 9 punti ” si è lasciato sfuggire ieri sera uno dei nostri avversari del Martellia prima di entrare in campo, sicuro di fare di noi un sol boccone. Possiamo dire che mai profezia fu più funesta!
I Black Magic reagiscono alle ultime due prove sottotono ricordandosi improvvisamente come si gioca a calcetto e sfoderano una prestazione che, specialmente nel primo tempo, ha rasentato la perfezione. Nella prima frazione di gioco infatti, sale in cattedra una squadra concentrata, ritrovata nella tenacia, affamata e disposta a non concedere neanche un metro all’avversario. La difesa torna di ferro grazie anche all’efficace aiuto di copertura del centrocampo dove tutti si sono sacrificati a turno nel rientrare e le conseguenti ripartenze veloci, in più di un occasione, hanno messo alle corde un avversario apparso frastornato e un po’ sorpreso dalla piega degli eventi. La prestazione è talmente convincente infatti, che nel primo tempo, gli avversari arrivano al tiro non più di 2 o 3 volte e sempre da posizione defilata, annichiliti da una squadra ben messa in campo, corta e attenta, che non ha dato scampo.
Nel secondo tempo l’intensità è un po’ calata, specialmente nell’attenzione alla copertura, lasciando qualche invitante pallone al Martellia che però ha dovuto fare i conti con il muro alzato da Giuliano, protagonista di alcune ottime parate. Non trovando il  gol della speranza, gli avversari si sono così spenti a poco a poco ed il loro furore agonistico è via via scemato “aiutato” anche dagli altri due gol presi, che hanno messo la parola fine all’incontro.
Attenzione però. A differenza di quanto si possa pensare guardando il risultato, il  Martellia non è una squadretta di poco conto. Ha già vinto partite “difficili”contro squadre bene attrezzate, è imbottita di giovani che corrono dal primo all’ultimo minuto e se gli concedi spazio possono farti male. In più sanno far girar palla e mantengono sempre un ritmo molto alto, che può mettere in difficoltà chiunque. Nel girone preliminare eravamo riusciti ad impattare 3 – 3 dopo esserci trovati a rincorrere dal 2 – 0 , segno che di qualità i gialli ne hanno da vendere.
Per quanto riguarda i Black Magic, dobbiamo mettere sugli scudi il solito Omar, autore di quattro reti, che alterna preziose giocate a qualche leziosità di troppo ma che si rivela implacabile sotto porta. Un gol a testa per gli ottimi Carlo e Gianni, giocatori insostituibili e dal rendimento costante. Ottima anche la prova di Mauro, prezioso in difesa come in attacco, magari poco lucido e a corto di fiato in qualche frangente ma sempre nel vivo dell’azione. Gara priva di sbavature per il Maz, deciso più che mai a dimostrare a tutti di non essere sul viale del tramonto e autore di una prova maiuscola (assieme al Giuliano del secondo tempo, il migliore in campo) in cui non ha sbagliato un passaggio. Buona anche la prova del sottoscritto che denota qualche limite nella tenuta atletica ma che ben si è destreggiato in fase di copertura, aprendo, nelle ripartenze, utili spazi ai marcatori di giornata.              
In attesa di ritrovare (speriamo presto) il neo papà Caio (un grosso bacio alla sua Alice) ora ci attendono gli invincibili dello Sparta Pio X. Sappiamo quale deve essere il nostro tipo di atteggiamento in partite come questa. Resta da vedere se avremo la costanza e la tenuta (più psico che fisica), per replicare la prestazione di ieri sera.

domenica 4 marzo 2012

IL GOL PIU' BELLO

Ho il piacere di comunicare che il nostro bomber Caio, il 03 marzo alle 19:44, è diventato papà di Alice, una bambina di 3,4 Kg.
Al nostro Claudio e alla moglie Romina vanno i nostri complimenti e un caloroso benvenuti nel club.
Caio è il 5° componente della squadra a diventare padre, dopo Simone, il Maz, Omar e Nico, mentre altri arrivi sono in "preparazione". La famiglia si allarga, bene così.

giovedì 1 marzo 2012

LE MAZZATE DEL MAZ # 4

Dopo la sconfitta di misura contro la Longobarda e quella ben più pesante contro i Meticci urge a mio parere rispolverare qualche principio base su che schemi adottare in fase difensiva. Ometto la disamina della partita nella quale Simo sarà senza dubbio impeccabile per soffermare l'attenzione sul fatto che anche in mancanza di una condizione fisica ottimale, il sottoscritto non ha ancora la brillantezza per proporsi con convinzione a supporto della fase offensiva, o di un temperamento troppo polemico del mio compagno di reparto soprattutto nei confronti dell'arbitro che poi puntualmente lo punta, o di una scostante propensione al sacrificio difensivo in alcuni frangenti, dobbiamo mantenere l'equilibrio di gioco per poter poi essere efficaci in ripartenza, correre meglio e disporsi bene in campo. Quindi la parola chiave deve essere questa : EQUILIBRIO.
Giusto uscire in pressing sul portatore di palla avversario, giusto andare in marcatura sull'uomo che va in profondità... tutto bene se ad attaccare sono in 2, ma come contro la Longobarda se a sganciarsi sono i 2 laterali con il loro centrale che gira palla, diventa costantemente una situazione di inferiorità numerica, 2 contro 3.
Ecco perchè uscire in pressing sul portatore di palla avversario espone a lasciare un autostrada all'avversario che scende in fascia e che  non viene seguito quasi mai.
Dobbiamo migliorare nella propensione a seguire l'avversario che attacca per non trovarsi scoperti o in inferiorita numerica per poi ripartire e riproporsi in appoggio.
Ecco perchè mi limito a segnalare gli schemi in fase difensiva, con particolare riguardo alle diagonali difensive.. in cui si può ben notare che tutti e 4 gli elementi partecipano a tale fase , con il piu avanzato in fase di disturbo sul portatore di palla gia nella loro meta campo...
buona lettura a tutti e un arrivederci alla prossima ... critiche ci stanno e anche qualche battibecco ma bisogna sempre far pendere in fase propositiva il tutto, .. sotto 5 a 2 siamo riusciti ad accorciare fino 5 a 4 e ci hanno annullato anche il pari per una palla dentro o fuori l'out di sinistra...  lo abbiamo fatto con la giusta rabbia agonistica ma soprattutto perchè in quel frangente abbiamo corso difendendo assieme e attaccando assieme.. e per poco non l'avevamo raddrizzata la barca.
Ci vediamo lunedì più combattivi di prima!!

P.S.
per visionare al meglio gli schemi sotto riportati, cliccare sull'immagine.